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Barca dislocante vs barca planante: qual è la differenza?

Una delle caratteristiche che distingue i diversi tipi di barca riguarda la forma della carena, ossia la parte dello scafo che può essere immersa in acqua.

Non tutte le carene hanno infatti la stessa forma; per una corretta classificazione, prendiamo in considerazione la forma del profilo che assume la sezione maestra della carena, e che ci permette di distinguere quattro tipi di carena:

  • dislocante,
  • dislocante veloce,
  • semi-planante,
  • planante.

Vediamo qui le caratteristiche dei due tipi di carena più diffusi, dislocante e planante, in cui rientrano la maggior parte delle barche.

Barca dislocante

La carena dislocante ha una forma tonda, ed è tipica delle barche a vela, dei pescherecci e dei gozzi.

Il principio con cui si muove una barca dislocante è quello di avanzare nella propria rotta muovendo una quantità di acqua pari alla dimensione del suo dislocamento.

Per poter spostare l'acqua necessaria a permetterle di procedere in avanti, la barca dislocante necessita di una precisa progettazione che mette in relazione il suo peso e la velocità massima teorica che si vuole raggiungere. La velocità della carena viene così stabilita a priori, secondo la formula:

Vm=Tq√(L), dove Vm sta per Velocità della Carena, L per Lunghezza e Tq a un coefficiente pari a 1,35.

Questa stessa formula può essere applicata per calcolare la velocità media di tutte le carene, con coefficenti diversi. Il risultato è, per l'appunto, teorico: la barca dislocante può andare ancora più veloce del risultato di questa equazione, ma a quel punto aumenterebbero i consumi e diminuirebbe l'efficienza.

Quali sono i vantaggi di una barca dislocante? Data la sua forma e il principio di movimento, questo tipo di barca risulta più stabile di una barca planante, soprattutto in caso di tempo avverso. Inoltre, la capacità di carico può subire un aumento significativo senza andare a compromettere le performance. D'altro canto, la velocità è molto ridotta, potendo arrivare a 10/12 nodi, considerando che deve spostare una massa d'acqua con un attrito molto alto.

Barca planante

Preferita dagli sportivi e da chi cerca una barca ad alte prestazioni, le barche plananti non si muovono dentro l'acqua, bensì sopra l'acqua.

Il principio di movimento è diverso da quello delle dislocanti proprio per il modo in cui affrontano la massa d'acqua in cui viaggiano: la particolare forma della carena fa sì che la barca plani sull'acqua, rimanendo sulla parte superficiale, e facendo quindi diminuire l'attrito e la resistenza dell'acqua.

Le prestazioni di velocità sono così molto più alte, con un disegno di costruzione che alleggerisce gran parte dello scafo per consentire una navigazione ad alti livelli.

La barca planante richiede, in genere, una minor manutenzione sulla carena rispetto alla barca dislocante, proprio per la minore pressione che subisce dall'acqua. Tuttavia, le barche plananti presentano degli svantaggi rispetto alle colleghe dislocanti: le onde si fanno sentire maggiormente, e in caso di mare mosso potrebbero diventare meno stabili e meno sicure. Aumentare, inoltre, il carico a bordo in maniera considerevole si traduce in una perdita di efficienza e in una diminuzione delle performance.

Quale barca scegliere tra una planante e una dislocante? Non esiste una risposta universale, perché nessuna delle due è migliore dell'altra. Tutto dipende dal tipo di uso che si vuole fare della barca, se sportivo o crocieristico, dal numero di persone che verranno spesso a bordo e dalla progettazione degli interni, che determina a sua volta la capacità di carico.

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